La paradontite è un'infiammazione dei tessuti che determina la perdita dei denti. La paradontite può essere diagnosticata attraverso i sintomi, come la gengivite. La maggiore gravità è data dall'espansione dell'infiammazione dalla sola gengiva al legamento parodontale, cemento radicolare, osso alveolare.
La parodontiti non colpisce tutti i denti in maniera uniforme, ed è fortemente influenzata dalla suscettibilità individuale.
Generalmente affligge individui in età adulta e avanzata, ma alcune forme possono colpire anche nell'infanzia e nell'adolescenza.
Esiste una coincidenza genetica per questo tipo di disturbo: se lo stesso è avvenuto ai propri genitori. I disturbi delle gengive e dell'osso sottostante possono essere prevenuti e controllati. Sono indicati come malattie parodontali poiché colpiscono il parodonto, l'insieme delle strutture che circondano il dente e lo mantengono saldamente attaccata all'osso.
La parodontite ha spesso origine con la gengivite: quando i batteri contenuti nella placca e nel tartaro infettano le gengive. Questa prima fase è reversibile. Se non curata, però, l'infezione delle gengive procede in profondità. La gengiva si allontana dal dente, creando tasche in cui i batteri si accumulano. Il tessuto osseo viene distrutto, i denti perdono supporto e diventano mobili. Una cattiva igiene orale è alle basi del disturbo. L'incidenza è alta anche per soggetti appartenenti a nuclei familiari con precedenti di malattie parodontali.
Il medico dentista potrà valutare la situazione completa della malattia parodontale dopo avet svolto una vista completa, l'esame radiografico un'anamnesi completa sulla salute generale del paziente.